Acquisizione competenze tecnico-professionali:Oggi, dopo anni di quiescenza terapeutica, l'armamentario farmacologico si arricchisce di nuove soluzioni in grado di modificare il destino clinico della malattia. Tra queste, gli sglt 2 inibitori, come dapagliflozin, che ha dimostrato, in aggiunta allo standard di cura, una riduzione del 31% del rischio di mortalità per tutte le cause e del 39% il rischio relativo di peggioramento della funzionalità renale, l’insorgenza di malattia renale allo stadio terminale, o il rischio di morte cardiovascolare e renale in pazienti affetti da malattia renale cronica allo stadio 2-4 con albuminuria. anche sul fronte delle complicanze alle terapie nefrologiche si profilano strumenti quali i nuovi binders del k che permettono di ottimizzare l’utilizzo dei farmaci raas inibitori contrastando efficacemente e in sicurezza l'iperkaliemia ad essi correlata.