Il costante aumento di prevalenza ed incidenza di sovrappeso e obesità rappresenta uno dei più impegnativi problemi di salute pubblica mondiale, che richiede sforzi continui per tentare di arginare questa deriva e la sequela di patologie croniche ad essa correlata. La sfida per tutti i professionisti della salute è quella di approfondire continuamente la ricerca scientifica, per acquisire nuove soluzioni evidence-based, personalizzare sempre più gli strumenti terapeutici a disposizione e quindi ottimizzare l’efficacia dell’intervento nel singolo individuo. Le linee guida in tema di alimentazione, integrazione ed attività fisica fornite dalle principali società scientifiche rappresentano sicuramente un’ottima base di partenza; ma la stabile correzione di errati stili di vita impone la diversificazione nel tempo delle soluzioni proposte in base al momento dell’intervento, agli obbiettivi da raggiungere, alle nostre specifiche competenze e, non ultimo, alle singole caratteristiche, preferenze ed abilità della persona da trattare. Per questo motivo, nel corso del monitoraggio del paziente, è opportuno rivalutare periodicamente alcuni aspetti che, se correttamente interpretati ed impostati, possono determinare il successo dell’intervento sia in termini di risultati ottenuti che di aderenza e soddisfazione della persona in eccesso ponderale. Tra le opzioni dietetiche, riveste importanza la scelta di un adeguato pattern di restrizione calorica (dieta ipocalorica moderata, very low calorie diet, intermittent fasting, etc), il rapporto tra macronutrienti (dieta bilanciata, proteica, chetogenica) e il modello alimentare (dieta mediterranea, vegetariana, sostituti dei pasti). La riduzione della sedentarietà sarà il primo passo per guidare il paziente verso uno stile di vita attivo che gradualmente prevederà un maggiore impegno fisico, con obbiettivi specifici in base alla fitness del soggetto, alle sue preferenze o disponibilità economiche e di tempo. Una intelligente integrazione alimentare potrebbe poi contribuire a contrastare le comorbidità e ad ottenere significativi obbiettivi di peso senza incorrere in microcarenze nutrizionali; infine la recente disponibilità di nuovi farmaci apre importanti prospettive terapeutiche per una efficace gestione della perdita di peso e del suo mantenimento a lungo termine. In conclusione, oltre alle personali conoscenze teoriche ed abilità pratiche nella materia in questione, un incisivo e duraturo miglioramento dello stato di salute nel soggetto sovrappeso/obeso dipenderà dalla nostra capacità di relazionarci in modo empatico e specifico con il singolo individuo, per proporgli e condividere con lui un programma scientificamente corretto e mirato ad un progressivo aumento del suo benessere fisico e psichico.