La programmazione di un evento formativo di rilievo nazionale, come il Convegno di Cardiologia 2018 organizzato dalla UTIC-Cardiologia di San Giovanni Rotondo, comporta una lunga fase di elaborazione, in cui nella selezione degli argomenti si cercano di coniugare utilità clinica e novità. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da enormi progressi nella cura dei soggetti affetti da patologie cardiovascolari. Le informazioni derivanti dai grandi trial farmacologici hanno permesso di definire strategie terapeutiche di grande efficacia che ne hanno ridotto la mortalità e le complicanze. Si è voluto aprire questo Convegno con delle sessioni che trattano l’evoluzione del modo di studiare e di curare le Sindromi Coronariche Acute. L’elevato livello delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche in tale campo, ha dato il maggior contributo al prolungamento della vita media e al miglioramento della sua qualità. In particolare, la Cardiopatia Ischemica considerata la principale causa di morte della società moderna, ha visto fortemente ridotta la sua nocività nelle fasi acute, grazie a procedure di Cardiologia Interventistica, ma ha aperto due nuovi scenari: uno popolato da soggetti che possono andare incontro ad un progressivo aggravamento della malattia ischemica fino a sfociare nell’insufficienza cardiaca, l’altro in cui i cardiopatici cronici si trovano esposti a malattie di altri organi o a patologie neoplastiche. Le tematiche verranno sviluppate in sessioni dedicate alla individuazione di terapie, non solo farmacologiche per contrastare l’evoluzione dell’insufficienza cardiaca, e di nuove strategie terapeutiche per curare le copatologie. Lo sviluppo di malattie neoproliferative in pazienti cardiopatici impone maggiore attenzione all’uso di famaci antiblastici potenzialmente tossici anche per cellule miocardiche e quindi in grado di peggiorare la prognosi del malato. La terapia delle aritmie cardiache, soprattutto quelle ventricolari, che condizionano la qualità di vita e la prognosi di molte malattie cardiovascolari, continua ad essere oggetto di attenzione sia per la prevenzione sia per la cura in maniera più efficace di quanto si possa fare con farmaci. In sessioni successive verranno trattati i nuovi approcci terapeutici transcatetere per la correzione di vizi valvolari mitralici in pazienti a rischio chirurgico elevato; gli effetti cardiovascolari dei nuovi farmaci antidiabetici con benefici significativi che questi ultimi comportano in termini di riduzione del rischio di infarto e reospedalizzazione per scompenso cardiaco; infine, la prevenzione cardiovascolare con terapia farmacologica ed il tema dell’impiego dei farmaci anticoagulanti orali in particolari condizioni cliniche. Complessivamente mi auguro di offrire all’ attenzione dei partecipanti al Convegno una serie di temi di attualità, svolti con la competenza di chi quotidianamente si cimenta con impegno di curare patologie sempre più complesse e con terapie quanto più individuali possibili.