La precedente definizione di BPCO si concentrava o sulle caratteristiche cliniche (cioè tosse e / o dispnea) o su quelle anatomiche (ad esempio l'allargamento degli spazi alveolari). Così, questa definizione ha contribuito a far sì che la rilevanza e la comprensione della BPCO fosse sottovalutata e che non si comprendesse appieno la complessità della malattia. Attualmente, la BPCO potrebbe essere definita come "una malattia prevenibile e curabile comune, caratterizzata da limitazione del flusso aereo persistente che di solito è progressiva ed associata ad una risposta infiammatoria cronica maggiore delle vie aeree e del polmone a particelle nocive o gas." Questa definizione rimane ampia, descrive un "ostruzione bronchiale" che, a sua volta, è causa di varie caratteristiche della malattia delle piccole vie aeree, bronchite cronica ed enfisema che possono essere altamente variabili nel tempo e / o pazienti nonostante misure identiche di ostruzione bronchiale misurata con il volume espiratorio forzato in 1 secondo (FEV1) / forzata rapporto capacità vitale. A questo proposito, diversi studi hanno cominciato a rivelare una nuova comprensione della fisiopatologia, il suo impatto sulla salute pubblica, e la complessità generale della BPCO. In particolare, la BPCO è attualmente considerata come una malattia poliedrica con un aumento del rischio cardiovascolare che è profondamente modificato la propria terapia e molteplici fattori, principalmente rappresentati da multimorbidità. Ipertensione arteriosa, diabete di tipo 2, insufficienza cardiaca, malattia coronarica e ventricolare o aritmie sopraventricolari sono le comorbidità più comunemente osservati nei pazienti con BPCO. La terapia della BPCO può influenzare profondamente il profilo di rischio cardiovascolare, mentre "i farmaci cardiovascolari" possono, a loro volta, esercitare nessuno o dannosi effetti sulla funzione respiratoria. Ora è il momento di smascherare queste interazioni dimenticate e generare una collaborazione operativa tra BPCO e trattamenti cardiovascolari al fine di ridurre il rischio cardiovascolare globale e mortalità. Dobbiamo capire che i pazienti affetti da malattie cardiovascolari spesso manifesta con BPCO e viceversa. La terapia di una delle due comorbidità deve avere almeno effetti negativi sulla seconda e contribuire a migliorare la qualità della vita e l'aspettativa.