Le attuali contingenze economiche ma soprattutto la opportunità che le organizzazioni hanno di rivedere i processi clinico assistenziali in una ottica di miglioramento continuo finalizzato ad un uso efficiente ed efficace delle risorse assegnate e ad una sempre maggiore qualità delle prestazioni erogate , sono la principale sfida con cui ci dobbiamo confrontare . Il percorso clinico assistenziale del carcinoma della mammella sia per la complessità organizzativa piuttosto che per la trasversalità ed eterogenicità delle figure professionali coinvolte (sanitari e non) presenta innumerevoli interfacce operative in cui si possono insinuare elementi di criticità ed inefficienza. Confrontarsi su modelli o esperienze organizzative in tale ambito è di fondamentale importanza in quanto da un lato focalizza l’attenzione su una nuova modalità di relazione ed integrazione interprofessionale , dall’altro ,supportati dalle migliori evidenze mediche, migliora l’appropriatezza delle prestazioni ed infine nei confronti del cittadino utente abbatte quella barriera di autoreferenzialità che spesso le organizzazioni sanitarie innalzano e mantengono proprio per non volere mettere in discussione i propri processi . E’ infine interessante ricordare come tale tema sia anche al centro di una corposa legislazione regionale , di linee guida e raccomandazioni ai professionisti , proprio a rappresentare l’attualità ed importanza del tema in oggetto. RESPONSABILE SCIENTIFICO: DR.SSA ANNA FEDELI RELATORI Simona Benedetti Giorgio Martelli Carlo Lusenti Maria Basenghi Dino Amadori Giancarlo Aulizio Saverio Lovecchio Carlo Naldoni Mauro Palazzi Leonardo Lucchi Andrea Rocca Lorenzo Gianni Giovanni Gaddoni Gian Galeazzo Pascucci Enzo Righetti Lea Regolo